La fase di analisi di marketing è una delle più importanti per le imprese, in quanto rappresenta lo step per comprendere cosa percepiscono i clienti o potenziali clienti rispetto ai loro bisogni e alle loro motivazioni, all’offerta aziendale, al mercato e alle soluzioni alternative.

In realtà, sarebbe più corretto parlare di ascolto di tutti gli stakeholder che gravitano attorno all’ecosistema azienda, compresi anche i collaboratori interni. Il rischio che si incorre se non si è disposti ad ascoltare la percezione dell’esterno comporta l’inevitabile aleggiare dei “secondo me…” all’interno delle sale riunioni, evidenziando la necessità di un’approfondita analisi di marketing per evitare decisioni basate su intuizioni non verificate. Il tutto si traduce in scelte prese esclusivamente sulla base di quanto si pensa internamente a livello direzionale o di primo management, risultando meno efficace ed efficiente, anche a livello economico.

Per non parlare, poi, di decisioni che potrebbero non essere strategicamente coerenti con il posizionamento del brand, sottolineando l’importanza cruciale dell’analisi di marketing per allineare le strategie aziendali con le aspettative del mercato. Cosa ne sarebbe se avviassimo campagne che non hanno un focus corretto? Oppure se ci concentrassimo su qualche aspetto che non è così significativo per i nostri clienti? E soprattutto, ha senso per un’azienda impiegare le stesse energie indifferentemente per tutti i clienti? Queste domande sottolineano l’importanza di un’accurata analisi di marketing per garantire che le risorse siano allocate in modo efficace e che le campagne siano mirate correttamente.

Per far fronte ai “secondo me”, nei nostri progetti, basati sul metodo del Red Circle, indaghiamo sia il percepito interno dell’azienda e sia la percezione degli stakeholder, un metodo che ci accompagna nelle varie fasi di progetto: poniamo l’attenzione sulla domanda per validare, approfondire e addirittura scoprire aspetti che un’azienda non conosceva o di cui non aveva piena consapevolezza, dimostrando il valore dell’analisi di marketing nel processo decisionale aziendale.

L’analisi qualitativa, in tal senso, risulta essere molto utile per le aziende perché permette loro di acquisire direttamente consapevolezza rispetto a cosa pensano i loro clienti, qual è la loro percezione ed esperienza che ha vissuto con l’azienda o con i competitor. In generale, è il momento per conoscerli, per capire chi crede veramente nel brand o se ci sono diversi livelli di entusiasmo, evidenziando come l’analisi di marketing qualitativa sia cruciale per l’elaborazione di strategie di marketing efficaci e mirate.

Nel momento della presentazione al titolare o alle prime linee dell’azienda di quanto emerge dalle interviste, bisogna essere disposti a sentirsi dire anche quello che non si vorrebbe. Non sempre può far piacere o risulta facile accettare le informazioni e i dati che emergono dai confronti che abbiamo con gli interlocutori dell’azienda, sottolineando la necessità di un approccio aperto e recettivo nell’analisi di marketing per accogliere feedback critici e costruttivi. Però, la capacità dell’azienda di avviare un progetto di questo tipo e, quindi, di mettersi in ascolto del proprio mercato, consiste nel mettersi in discussione perché risulta di vitale importanza non solo per la sua sopravvivenza, ma anche per essere consci di come si è percepiti oltre le mura dell’azienda (o degli uffici del management), evidenziando l’importanza dell’analisi di marketing come strumento per il miglioramento continuo e l’adattamento alle dinamiche di mercato.

In conclusione, è facile comprendere quanto sia rischioso sbagliare il focus della comunicazione o delle attività in generale. È inoltre necessario, oltre che utile, capire a chi rivolgerci per trasmettere il massimo del valore che l’azienda riesce a creare e quante risorse ha senso dedicare ai diversi target, evidenziando il ruolo centrale dell’analisi di marketing nel guidare le decisioni aziendali verso l’efficienza e l’efficacia.